ROMA (ITALPRESS) – “Il settore delle Telecomunicazioni dovrebbe
essere il volano principale per lo sviluppo industriale,
tecnologico e d’innovazione del Paese ma continuiamo invece a
registrare il totale disinteresse da parte del Governo”. Cosi’
Stefano Conti, segretario nazionale UGL Telecomunicazioni,
commenta “la notizia di ieri sull’inammissibilita’ degli
emendamenti al Milleproroghe sul rifinanziamento degli
ammortizzatori sociali per i call center ed i contratti di
espansione per accompagnare la digitalizzazione e riqualificazione
dei lavoratori”.
Per il sindacalista “anche l’eventualita’ di una riammissione dei
suddetti emendamenti da parte delle Commissioni competenti della
Camera, a seguito di ricorsi che verranno discussi e votati nei
prossimi giorni, e’ l’ennesima dimostrazione che il Governo non
sta mettendo in campo alcuna politica strategia, solo di tamponare
situazioni ormai sfuggite di mano”.
Ma, mentre il Governo si ‘scorda’ anche chiudere qualche falla,
intanto nella giornata di ieri Wind Tre ha comunicato alle
organizzazioni sindacali di categoria un piano di
digitalizzazione, evoluzione del 5g e introduzione
dell’intelligenza artificiale, che porta ad un totale di circa
1500 esuberi in tre anni, di cui piu’ o meno solo un terzo saranno
riconvertiti professionalmente e i rimanenti gestiti con strumenti
non traumatici”.
“Come sindacato – conclude il segretario nazionale UGL
Telecomunicazioni – seguiremo attentamente tutti i passaggi di
questa evoluzione aziendale, ma per quanto ci riguarda occorre
anche un piano per nuove assunzioni e l’azzeramento degli esuberi
al termine della riorganizzazione triennale sulla falsa riga
dell’accordo del luglio scorso per il piano di digitalizzazione in
Tim la piu’ grande azienda di tlc del Paese”.