“L’Ugl Telecomunicazioni ha ribadito la necessità di preservare questo importante asset strategico da ingerenze e dinamiche finalizzate a interessi estranei al Paese sia dal punto di vista industriale che della sicurezza nazionale”. Lo dice, in una nota, il segretario nazionale Ugl Telecomunicazioni, Stefano Conti, al termine dell’incontro tra il ministro dello Sviluppo economico, Giancarlo Giorgetti, il ministro per l’Innovazione tecnologica e la transizione digitale, Vittorio Colao, e le segreterie nazionali delle organizzazioni sindacali di categoria sul tema delle telecomunicazioni e in particolare sul dossier Tim.
“Il ‘caso Tim’ è stato il fulcro di tutta la tematica affrontata. La necessità di una rete unica è un fattore imprescindibile per salvaguardare l’occupazione del più importante soggetto societario del settore oltre che per fornire un servizio di qualità, in una fase in cui la digitalizzazione è diventata sempre più fondamentale in tutto il Paese. Anche la salvaguardia del settore dei contact center è un altro nodo sensibile da monitorare con attenzione nel prossimo futuro, soprattutto in relazione all’applicazione della clausola sociale in tutti i cambi di appalto. Importanti – aggiunge – le rassicurazioni sia del ministro Giorgetti, in merito alla prudenza con la quale il Governo prenderà decisioni e sull’esercizio dei poteri speciali, legati all’utilizzo della golden share, in particolare per l’occupazione, sia del ministro Colao, il quale ha spiegato che, sebbene lo Stato non possa intervenire sulle politiche aziendali, cercherà comunque di stimolare investimenti che premiano la qualità dei servizi offerti”.
“Questa è davvero l’ultima occasione per dare riordinare il settore delle telecomunicazioni, grazie anche alla disponibilità dei fondi del PNRR. Al di là dei principi condivisi con i ministri, conteranno tuttavia molto di più i tempi e le modalità con i quali il Governo saprà tradurre in azioni concrete quanto dichiarato. L’Ugl Telecomunicazioni ribadisce la propria disponibilità a collaborare con le Istituzioni per raggiungere accordi che garantiscano la coesione sociale, a patto che venga tutelata l’occupazione attraverso piani industriali orientati alla crescita delle aziende e allo sviluppo delle professionalità dei lavoratori”, conclude Conti.